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I veri invalidi subiscono gli abusi del sistema dei falsi invalidi

I veri invalidi subiscono gli abusi del sistema dei falsi invalidi

Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 10/09/2016 10:09:40

Il tema degli invalidi civili, nel nostro paese, è un tema delicato e complesso. Si contano, attualmente, circa 3 milioni di invalidi civili, esattamente 2.980.799, ma questa cifra non rappresenta una realtà. Per un paio di buoni motivi. Il primo, queste circa 3 milioni di persone, sono conteggiate come invalidi civili perché percepiscono sostegni di vario genere, dall’assegno di invalidità a quello che viene denominato comunemente “assegno di accompagnamento” passando dagli esoneri dal pagamento dei ticket sanitari e altre prestazioni.

Nella realtà dei fatti, il numero di persone che – per vari motivi e patologie – dovrebbero rientrare in questo conteggio, sono molto più alti, ma non esistono nei dati statistici dello Stato Italiano.

Il motivo? E’ presto detto: essere disabile, soffrire di varie patologie, subire determinate condizioni fisiche che abbattono le capacità fisiche e mentali degli individui, non significa automaticamente ottenere il diritto di entrare a far parte delle persone che ottengono vari livelli di assistenza, sia in ordine economico che assistenziale in ambito sanitario.

Purtroppo infatti, vuoi per l’uso indiscriminato delle concessioni di certificazioni di invalidità civile a soggetti che non ne avrebbero diritto, vuoi per la difficoltà a passare le visite di verifica della condizione di invalidità civile, molti veri invalidi non riescono ad accedere a quelle poche, ma importanti, agevolazioni che oggi lo Stato offre agli invalidi civili.

E’ una situazione critica, che lascia in crisi molte persone che – a tutti gli effetti – invalide sono, ma non sono riconosciute tali.

Di invalidi civili nel nostro paese, si parla esclusivamente quando, sulle cronache dei giornali, si informa di qualche falso invalido beccato dalla Guardia di Finanza. Finti ciechi che guidano l’auto, tetraplegici che vanno a ballare, sordi che parlano normalmente con i propri simili…

Bisogna dire una verità: i veri invalidi, patiscono gli abusi dei falsi invalidi. E i falsi invalidi, non sono solo persone furbe che hanno trovato l’ennesimo escamotages per rubacchiare un po’ di denaro pubblico, sono anche – solitamente – sodali con medici legali, presidenti di commissioni di verifica, funzionari INPS. E’ la piaga, virulenta, del voto di scambio, che spesso, si è concretizzata anche attraverso il rilascio di false attestazioni di invalidità, con tanto di assegnazione di assegno di invalidità. Oppure della mazzetta facile, copiosamente proposta da molti italiani alle persone chiave che, nel nostro paese, invadono ogni sede istituzionale.

Il risultato è, che di questi circa 3 milioni di invalidi civili certificati, molti di essi sono falsi invalidi, e ai veri invalidi viene reso praticamente impossibile ottenere la certificazione attestante la condizione di invalidità.

Un dato: il 44% degli assegni d’invalidità, è erogato al Sud, territorio tradizionalmente radicato nel gioco del voto di scambio. Il dato si evince dalle statistiche in breve, sviluppate dall’Osservatorio delle pensioni, ed è relativo all’inizio del 2016.

Mi chiedo da tempo: è per tale ragione che le organizzazioni a sostegno degli invalidi civili sembrano fare poco o nulla per dialogare con le istituzioni e, ad esempio, chiedere di aumentare lo scarno assegno mensile che ammonta ad oggi, a circa 280 euro?

Ed è per le stesse ragioni che i governi sono totalmente disinteressati a fare campagna elettorale riferendosi, anche, a questi circa tre milioni di elettori?

Probabilmente sì. Nell’equilibrio instabile di un sistema paese fondato sull’intrallazzo, sulla furbizia, sul favoritismo e sui voti di scambio, a pagare sono sempre coloro che di diritti, ne avrebbero più degli altri.

Un consiglio per tutti coloro che sono realmente nella condizione di poter presentare la richiesta di visita di accertamento di invalidità civile: presentatevi alla commissione con tutti i certificati e le analisi di cui siete in possesso, e presentatevi sempre accompagnati da un medico di vostra fiducia: la legge lo consente, è un vostro diritto e le commissioni hanno un'attenzione diversa nei confronti dei cittadini che si fanno sostenere da uno specialista in ambito medico.

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